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DI FIRENZE ASSESSORATO ALLE PARTECIPAZIONI COMUNALI |
AZIENDA TRASPORTI AREA FIORENTINA - ATAF S.p.A. | INFORMAZIONI SULLA SOCIETA' | ORGANI | CONVENZIONI / CONTRATTI DI SERVIZIO | PATTI PARASOCIALI | | CAPITALE SOCIALE | PARTECIPAZIONI AZIONARIE | ANALISI DEL BILANCIO | |
Sede : Viale dei Mille, 115 1. INFORMAZIONI SULLA SOCIETA' ^
1.1 - Costituzione
Il 20 settembre 2000 il C.C. di Firenze ha deliberato, con atto n. 1080/138, la trasformazione del Consorzio ATAF in Società per Azioni. L’ATAF S.p.A. si è costituita formalmente in data 18.12.00 ed è operativa dall' 01.01.01. I rapporti tra ATAF S.p.A. e gli Enti Locali soci sono regolati da contratti di servizio e da appositi strumenti convenzionali. A tale proposito, per la realizzazione dell’opera relativa alla linea tramviaria Firenze SMN – Scandicci è stato approvato, con delibera C.C. n. 639/88 del 24/07/03 del Comune di Firenze, lo schema di convenzione fra i Comuni di Firenze, Scandicci ed ATAF S.p.A, successivamente sottoscritto in data 3 Settembre 2003. La durata della Società è stabilita sino al 31 dicembre 2050. 1.2 - Finalità La Società opera senza soluzione di continuità rispetto all'attività del precedente Consorzio - ATAF ed ha per oggetto, senza limiti territoriali, in proprio o per conto terzi, la gestione del trasporto pubblico di persone, tenuto conto della programmazione disposta dagli Enti competenti nel rispetto delle vigenti normative. A seguito delle modifiche statutarie approvate durante l'Assemblea Straordinaria del 19/02/2004, rientrano nell’oggetto sociale tutte le attività connesse, strumentali e complementari finalizzate allo scopo del trasporto di persone ed all'efficienza della gestione aziendale, alla tutela dalla concorrenza, al miglioramento ed all'ampliamento della posizione e delle quote di mercato, quali ad esempio: · attività di supporto alla pianificazione ed al controllo del sistema della mobilità, comunque di competenza degli Enti Locali; . attività di analisi del mercato del trasporto pubblico, pianificazione dei processi di sviluppo aziendale e di marketing e comunicazione; · manutenzione e riparazione di autoveicoli e relativi componenti, con la connessa gestione di tutte le attrezzature e gli impianti ad essa strumentali; · attività concernenti depositi, officine e la relativa impiantistica ed attrezzature correlate, i magazzini ricambi e complessivi per autoveicoli; · sviluppo, progettazione applicazione di tecnologie nuove per la regolazione, gestione e controllo della mobilità, ivi comprese la realizzazione e gestione degli impianti e relative attrezzature e sistemi; · realizzazione e/o gestione di infrastrutture destinate alla mobilità; · tutte le altre infrastrutture, tecnologie e servizi comunque correlati alla mobilità. Per il raggiungimento dello scopo sociale la Società può svolgere tutte le attività economiche e compiere tutte le operazioni industriali, commerciali, mobiliari, immobiliari e finanziarie, con tassativa esclusione delle sollecitazioni del pubblico risparmio ai sensi dell'art. 18 della legge n. 216 del 7 giugno 1974 e successive modificazioni, dell'esercizio nei confronti del pubblico delle attività di cui all'art. 4, comma 2, della legge n.197 del 5 luglio 1991, delle attività di cui alla legge n.1 del 2 gennaio 1991, e di quelle previste dal decreto legislativo del 1 settembre 1993 n.385. Nel rispetto della normativa vigente e dell'oggetto sociale, la Società può inoltre: a) definire e stipulare accordi di collaborazione con i soggetti operanti nel campo della mobilità; b) partecipare a gare di appalto, eventualmente anche in collaborazione con altri soggetti, in associazione temporanea d'impresa, anche per l'acquisizione di servizi da esercitare al di fuori del territorio e della competenza dei propri soci pubblici, quali ad esempio consulenze tecniche e amministrative; c) costituire altre società destinate alla gestione di segmenti di attività funzionali e/o complementari alla gestione complessiva della società medesima, promuoverne la costituzione e parteciparvi; d)procedere all'assunzione, sotto qualsiasi forma, di partecipazione e interessenze in altre società quando ciò non comporti, per la misura e per l'oggetto della partecipazione, una modifica sostanziale dell'oggetto sociale. 1.3 - Compagine sociale In base a quanto previsto dall'art. 5 dello Statuto la qualità di socio impegna lo stesso a non disporre delle azioni mediante trasferimento a terzi nei cinque anni successivi alla loro acquisizione. La presente norma non si applica nel caso in cui le azioni siano offerte in vendita a soggetti che abbiano acquisito la qualità di socio da oltre cinque anni. 1.4 - Diritto di Opzione In caso di aumento di capitale sociale, l'art. 5 dello Statuto, riconosce agli azionisti il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione in proporzione al numero di azioni possedute, rilevabile dall'iscrizione nel libro dei soci alla data della delibera dell'aumento di capitale sociale. Per l'esercizio del diritto di opzione sarà concesso un termine di 4 mesi dalla pubblicazione dell'offerta. Fermo restando i casi previsti dalla legge, quando l'interesse della società lo esiga il diritto di opzione spettante ai soci sulle azioni ordinarie di nuova emissione, può essere escluso o limitato con relativa deliberazione di aumento di capitale. 1.5 - Diritto di Prelazione e Clausola di Gradimento Il socio che intende trasferire a terzi, in tutto o in parte, a qualsiasi titolo, anche gratuito, le proprie azioni o i diritti di opzione dovrà informare, mediante raccomandata, il Presidente del Consiglio di Amministrazione della comunicazione dell'offerta agli altri soci, specificando il nome del terzo o dei terzi disponibili all'acquisto e le relative condizioni di vendita. Entro 10 giorni il Presidente del Consiglio di Amministrazione ne dà comunicazione ai soci, i quali, se intendono esercitare il diritto di prelazione, devono comunicargli per iscritto, entro 4 mesi dal ricevimento della comunicazione, la propria incondizionata volontà di acquistare le azioni o i diritti di opzione. La prelazione deve essere esercitata in proporzione alle azioni possedute. I versamenti sulle azioni di nuova emissione sono richiesti dal consiglio di amministrazione nei modi e nei termini che lo stesso reputi più convenienti. In caso di mancata prelazione da parte dei soci, il trasferimento delle azioni e dei diritti di opzione è subordinato al preventivo consenso del Comitato Direttivo, come previsto dall'art. 4 della Convenzione regolante i rapporti tra i Comuni soci di ATAF S.p.A. Si rinvia pertanto al paragrafo 3.4. 1.6 - Utili Si rinvia al paragrafo 3.4 relativo alla Convenzione regolante i rapporti tra i Comuni soci di ATAF S.p.A. (art. 6). 2. ORGANI ^
2.1 - Assemblea dei Soci
L’Assemblea è ordinaria e straordinaria. E’ convocata dal Consiglio di Amministrazione mediante avviso comunicato al domicilio dei soci con mezzi che garantiscano l'avvenuto ricevimento almeno 8 giorni prima dell'assemblea. In mancanza delle formalità suddette per la convocazione, l’Assemblea è regolarmente costituita, quando è rappresentato l'intero capitale sociale e partecipa all'assemblea la maggioranza dei componenti degli organi amministrativi e di controllo. L’Assemblea ordinaria si riunisce almeno una volta all’anno, entro 120 giorni (180 se è tenuta alla redazione del consolidato) dalla chiusura dell'esercizio sociale per l'approvazione del bilancio. Essa inoltre autorizza la costituzione e la partecipazione a società di capitali la cui attività sia strettamente riconducibile all'oggetto sociale di ATAF S.p.A. e strumentale al raggiungimento dei suoi scopi. L'Assemblea si riunisce in sede straordinaria ogniqualvolta il Consiglio di Amministrazione lo ritiene opportuno, nonché nei casi previsti dalla legge in materia. L’Assemblea sia ordinaria che straordinaria viene altresì convocata con le modalità e nei termini previsti dalla legge. L’Assemblea ordinaria in prima convocazione è costituita con la presenza di tutti i soci che rappresentino almeno la metà del capitale sociale ed in seconda convocazione qualunque sia la parte di capitale sociale rappresentata. Sono escluse dal computo le azioni prive del diritto di voto nell'assemblea medesima. L'assemblea delibera a maggioranza assoluta del capitale sociale intervenuto in Assemblea. L’Assemblea Straordinaria delibera le modifiche dello Statuto salvo quanto previsto dall'art. 12 del presente statuto, la proroga o lo scioglimento della società, la nomina, la sostituzione e la determinazione dei poteri dei liquidatori e su ogni altra materia a questa riservate dalla legge. Essa delibera sia in prima che in seconda convocazione col voto favorevole dei soci che rappresentino più della metà del capitale sociale, ma con l'espressione favorevole di voto di almeno 3 soci, fermi i quorum particolari previsti espressamente dalla legge. 2.2 - Consiglio di Amministrazione - IN FASE DI AGGIORNAMENTO Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall'Assemblea ed è composto da un numero di membri da 3 a 5, incluso il Presidente. Essi durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio e sono rieleggibili. Al Consiglio di Amministrazione spetta la gestione dell'impresa ed in particolare ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione ed il raggiungimento dello scopo sociale, salvo le limitazioni che risultino dalla legge e dal presente Statuto. In particolare può attribuire deleghe, procure e incarichi al proprio interno, stabilendone i contenuti, la disciplina, la durata e la remunerazione e, qualora lo ritenga necessario, può assegnare procure e incarichi anche al di fuori di esso. Il Consiglio inoltre può nominare il Direttore Generale ed i dirigenti. Per la validità delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione è necessaria la presenza della maggioranza degli amministratori ed il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione rappresenta la società di fronte ai terzi ed in giudizio ed a lui compete la firma sociale; nei casi di assenza o impedimento viene sostituito dal Vice Presidente o dal Consigliere più anziano. Il Presidente convoca le riunioni del Consiglio di Amministrazione ogniqualvolta lo ritenga opportuno o ne riceva domanda scritta dalla maggioranza dei consiglieri, ovvero dei sindaci. Il Consiglio di Amministrazione è validamente costituito anche in mancanza di convocazione qualora siano presenti tutti i componenti in carica degli Organi sociali e nessuno di essi si opponga alla discussione degli argomenti proposti. Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società previsti dalla Legge e dallo Statuto. In particolare delibera in ordine alle operazioni disciplinate dagli artt. 2505 e 2505bis e 2506ter ultimo comma c.c., alla istituzione della rappresentanza sociale a determinati amministratori, alla riduzione del capitale per recesso di un socio, agli adeguamenti statutari a disposizioni normative, al trasferimento della sede sociale entro i confini nazionali. L'Assemblea dei soci svoltasi in data 5/3/04 ha provveduto alla nomina del Consiglio di Amministrazione della Società per il triennio 2004-2006 e più precisamente fino all'Assemblea che approverà il Bilancio chiuso al 31.12.2006:
Compenso Amministratori: Presidente: € 70.000,00 lordi annui Vice Presidente: € 42.000,00 Consiglieri: € 13.000,00 lordi annui DIRETTORE GENERALE Il Direttore Generale è nominato dal Consiglio d’Amministrazione;attuale Direttore Generale è il Dott. Piero Sassoli. 2.3 - Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale è composto da tre membri effettivi, compreso il Presidente, e da due supplenti. I sindaci durano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio. I membri del Collegio sindacale devono essere scelti fra gli iscritti nel registro dei revisori contabili. Fra i compiti del Collegio si menzionano il controllo sulle responsabilità di cui all'art. 2497 c.c., relative ad azioni volte ad interessi propri o di terzi ed in violazione dei principi di corretta gestione della Società. Il Collegio Sindacale, nominato il 27 luglio 2004, è così composto:
Durante l’Assemblea dei soci del 15 giugno 2005 è stato nominato sindaco supplente Michele Marallo, in sostituzione del dimissionario Giuseppe De Lisi. Il Collegio sindacale dura in carica fino all'approvazione del bilancio chiuso al 31.12.06. CONTROLLO CONTABILE Le funzioni di controllo della regolare tenuta della contabilità sociale, della corrispondenza del bilancio e del conto economico alle risultanze delle scritture contabili, sono attribuite ad una società di revisione iscritta nell'albo speciale di cui all'art. 8 del DPR 31/03/75 n. 136, ferme restando le altre attribuzioni del Collegio sindacale. Il conferimento dell'incarico alla società di revisione è deliberato dall'Assemblea, che dovrà essere convocata a tal fine almeno 3 mesi prima della chiusura del primo esercizio sociale e successivamente, almeno 3 mesi prima della scadenza dell'incarico in corso. L'Assemblea della società provvederà periodicamente alla rotazione nell'incarico di revisione di società diverse restando ferma l'inconferibilità dell'incarico a società di revisione che si trovino in situazioni di incompatibilità, quali quelle previste al primo comma dell'art.3 del DPR 31/03/75 n. 136. 3. CONVENZIONI / CONTRATTI DI SERVIZIO ^
Il Contratto di Servizio che regola l'attività del trasporto pubblico locale di persone è stato sottoscritto in data 31/03/2005, per la durata di 5 anni (01/04/2005-31/03/2010), fra Provincia di Firenze e l'aggiudicatario della gara per il servizio di trasporti pubblici urbani nell’area metropolitana di Firenze, che è risultato essere il Consorzio Ataf e Li-nea, costituito dalle società ATAF S.p.A. e LI-NEA S.p.A..4. PATTI PARASOCIALI ^
In data 18 dicembre 2000 il Comune di Firenze ha sottoscritto una Convenzione regolante i rapporti tra i Comuni che partecipano come soci all'ATAF S.p.A., approvata dall'Assemblea straordinaria nella stessa data di costituzione della società.
Per gli aspetti normati, l'atto sottoscritto è da considerarsi un patto di sindacato. Il Patto è composto da 10 articoli e stabilisce che tutte le azioni sindacate dai Comuni rappresentino almeno la maggioranza delle azioni ordinarie della società. Lo scopo principale della Convenzione è quello di regolamentare i rapporti tra i Comuni Soci in modo che essi svolgano in modo coordinato le attività di indirizzo, vigilanza, programmazione e controllo, assicurando continuità e stabilità di indirizzi e di politiche a ATAF S.p.A. ed alle aziende da essa controllate, in modo da raggiungere quegli obiettivi di razionalizzazione, miglioramento qualitativo dei servizi, massima accessibilità, efficienza e sviluppo, che si sono voluti perseguire attuando la trasformazione del Consorzio A.T.A.F. in società per azioni. A tal fine è costituito un Comitato Direttivo composto dai Sindaci dei nove Comuni contraenti e presieduto dal Sindaco del Comune di Firenze, il quale convoca di sua iniziativa il Comitato o quando ne facciano richiesta almeno due dei suoi membri. Le riunioni del Comitato sono valide con l’intervento di tanti componenti che rappresentino almeno la metà delle quote di partecipazione al Comitato e di almeno tre comuni contraenti. Le delibere sono approvate con una maggioranza rappresentativa dei 9/10 delle azioni sindacate, avendo ciascun membro del Comitato un numero di voti pari al numero di azioni che sono state conferite in Sindacato. Il Comitato Direttivo esamina preventivamente e delibera sui seguenti argomenti: · nomina degli amministratori e dei sindaci di ATAF S.p.A.; · modifiche statutarie; · aumenti di capitale, fusioni e/o scissioni di ATAF S.p.A. e di società da essa controllate; · acquisti o cessioni da parte della società e/o di sue controllate, di partecipazioni di controllo nonché di aziende o rami di azienda; · altre operazioni di carattere straordinario della società e/o di sue controllate. Inoltre, il Comitato Direttivo ha il compito di concertare le esigenze dei Comuni Soci per l’esercizio delle loro funzioni di indirizzo, vigilanza, programmazione e controllo e definisce un Piano, redatto annualmente, che contiene le direttive che dovranno essere seguite nella gestione di ATAF S.p.A. Il Piano rappresenta lo strumento di indirizzo dell’attività di gestione della società e garantisce che l’attività della stessa sia corrispondente alle funzioni di interesse pubblico per le quali è stata costituita e che costituiscono il suo oggetto sociale. Il Piano dovrà essere approvato entro il mese di ottobre dell’anno precedente a quello in cui si riferisce e conterrà l’indicazione dei livelli qualitativi e quantitativi delle attività e dei servizi da affidare ad ATAF. Il Comitato trasmette il Piano al Consiglio di Amministrazione che in base alle indicazioni in esso contenute, elabora un budget economico e finanziario che elenchi il dettaglio dei costi da sostenere, le relative coperture finanziarie, con l’indicazione dell’onere posto a carico di ciascun Comune Contraente e la stima del risultato della gestione. Il budget sarà poi sottoposto all’approvazione dell’Assemblea dei soci entro l’ultimo mese dell’esercizio precedente a quello cui si riferisce. La Convenzione poi regola (art. 6) la materia della ripartizione degli utili e delle necessità finanziarie della società, stabilendo che i Comuni si impegnano a coprire le necessità finanziarie che derivano dall’attuazione del Piano secondo le modalità previste nei rispettivi contratti di servizio previsti dall’art. 19 del D.Lgs. 422/97 e successive modifiche. Infine, gli utili della società al netto degli accantonamenti previsti dalla legge, saranno distribuiti ai soci in proporzione alle quote di partecipazione degli stessi. In caso di mancato versamento delle risorse finanziarie previste nel budget, il Comune contraente non potrà esercitare il diritto di voto nel Comitato Direttivo fino a che non avrà effettuato tale versamento. L’accordo prevede anche (art. 4) una clausola di gradimento nella quale si stabilisce che il trasferimento a terzi delle azioni ordinarie sindacate e dei diritti di opzione ad esse inerenti è subordinato al preventivo consenso del Comitato Direttivo. Il socio che vorrà procedere al trasferimento delle azioni o dei diritti di opzione corrispondenti dovrà darne comunicazione scritta al Presidente del Comitato con indicazione dell’acquirente, del numero di azioni o diritto offerti e del prezzo. Entro 30 giorni il Comitato è chiamato ad esprimere il proprio dissenso; in caso di mancanza del diniego, il gradimento si intende concesso. Il Comitato, nell’esprimere il proprio gradimento, dovrà verificare che gli acquirenti non si trovino in posizioni di concorrenza o di conflitto con gli interessi della società, che non risultino insolventi o inadempienti ad obblighi contrattuali verso enti pubblico e che possiedano quei requisiti tecnici ed organizzativi che possano contribuire allo sviluppo ed al miglioramento della società. Qualora il trasferimento sia effettuato nei riguardi di altri Comuni, questi debbono preventivamente sottoscrivere gli obblighi di cui alla presente Convenzione. Tale Convenzione dovrà essere verificata almeno ogni tre anni a meno che sopravvenute innovazioni normative non rendano incompatibile tale previsione. 5. CAPITALE SOCIALE ^
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 25/14 del 07.02.2005, in relazione a quanto previsto dall'atto di affidamento della concessione di costruzione e gestione del sistema tramviario fiorentino, è stato preso atto della partecipazione del Comune di Firenze alla Società di progetto tramite la società partecipata ATAF S.p.A. e che pertanto è necessario procedere alla messa a disposizione di ATAF S.p.A. stessa delle risorse quali sono previste dalla convenzione di concessione in argomento.
Il Comune di Firenze ha pertanto stabilito di procedere, per quanto attiene alla quota di partecipazione alla società di progetto (euro 1.687.000,00), ad un corrispondente aumento di capitale di ATAF S.p.A., ed alle conseguenti modifiche dello statuto della stessa società, tramite emissione di azioni correlate alla partecipazione detenuta dalla Ataf nella "TRAM DI FIRENZE S.p.A." (art. 2350 c.c.), postergate nelle eventuali perdite di ATAF S.p.A. (art. 2348 c.c.) e con diritto di voto limitato alla partecipazione sopra descritta (art. 2351 c.c.), al fine di garantire: 1. che il valore del capitale costituito dalle suddette azioni sia destinato in via esclusiva all'acquisto della partecipazione alla società di progetto; 2. che non saranno modificati i rapporti tra i Comuni soci di ATAF S.p.A. disciplinati nella convenzione di cui alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 1080/138 del 20.09.2000, sottoscritta dagli stessi in data 18.12.2000. L’Assemblea dei soci del 15 giugno 2005 ha approvato l’aumento del capitale da Euro 30.040.839 ad Euro 31.727.839 mediante l'emissione di azioni per complessivi Euro 1.687.000 riservate al Comune di Firenze che hanno natura di azioni correlate, postergate e con diritto di voto limitato come sopra descritto. L'Assemblea dei soci del 22 novembre 2005 ha approvato la riduzione del valore del capitale sociale di ATAF S.p.A. da euro 31.727.839 a euro 21.761.738 al fine di coprire la perdita dell’esercizio 2004 (euro 9.966.101,00). L'Assemblea dei soci del 20 luglio 2006 ha approvato la riduzione del valore del capitale sociale di ATAF S.p.A. da euro 21.761.738 a euro 14.202.894,00 al fine di coprire la perdita dell’esercizio 2005 (euro 7.558.844,00). L'assemblea dei soci di ATAF S.p.A. del 28 novembre 2006 ha deliberato l'aumento del capitale sociale da euro 14.202.894,00 ad euro 37.698.894,00 mediante emissione di numero 7.023.704 nuove azioni ordinarie aventi ciascuna valore nominale di euro 3,3452435, da liberarsi in favore del Comune di Firenze, a fronte del conferimento della piena proprietà dei beni immobili posti in Firenze, viale dei Mille e viale XI Agosto, attualmente in uso di ATAF S.p.A., ai quali è stato riconosciuto, il valore di euro 23.496.000,00, sulla base di perizie di stima predisposte ai sensi dell’articolo 2343 del codice civile. Attualmente il capitale sociale di euro 37.698.894,00 risulta suddiviso in numero 11.269.402 azioni del valore nominale di circa euro 3,3452435, cosi' ripartite: a) quanto a numero 504.298, quali azioni correlate, postergate e con diritto di voto limitato e riservate al Comune di Firenze, pari a euro 1.687.000,00 come sopra descritto. b) quanto a numero 10.765.104, quali azioni ordinarie, come di seguito indicato:
6. PARTECIPAZIONI AZIONARIE ^
L'ATAF conta le seguenti partecipazioni:
La Società Azienda Trasporti Area Fiorentina ATAF S.p.A. partecipa inoltre ai seguenti organismi: • Consorzio RASENA: Società per la gestione e la partecipazione a gare e servizi della mobilità. La quota di partecipazione di ATAF S.p.A. è del 25%, il valore nominale della partecipazione è pari ad € 125.000,00. 7. ANALISI DEL BILANCIO ^
Analisi del bilancio consuntivo 2005
La società chiude l’esercizio 2005 con una perdita di euro 7.558.844, in riduzione rispetto al risultato negativo del 2004 (euro 9.966.101). Tale miglioramento deriva principalmente dal fatto che i maggiori costi rispetto al 2004 per il personale, per consumi (dovuti ad un trend assolutamente anomalo del costo delle materie prime trazione) e per servizi manutentivi sono stati ampiamente compensati dai maggiori ricavi derivanti dall’attività caratteristica. Hanno positivamente influito sul risultato anche un contributo regionale erogato in corso d’anno a tutte le aziende del settore, il minor impatto degli ammortamenti ed una significativa riduzione dei costi per consulenze, per spese di marketing e comunicazione. Il patrimonio netto della società al 31 dicembre 2005 ammonta a euro 14.202.900 rispetto a euro 20.074.741 del 2004, in quanto, oltre all’incidenza della perdita 2005, il 15 giugno 2005 è stato aumentato il capitale sociale di euro 1.687.000,00 tramite emissione di azioni correlate alla partecipazione detenuta dalla ATAF S.p.A. nella "TRAM DI FIRENZE S.p.A." (art. 2350 c.c.), con diritto di voto limitato a tale partecipazione (art. 2351 c.c.), postergate nelle eventuali perdite della società (art. 2348 c.c.) e riservate al Comune di Firenze, in relazione a quanto previsto dall'atto di affidamento della concessione di costruzione e gestione del sistema tramviario fiorentino; tale atto prevede la partecipazione del Comune di Firenze alla suddetta Società di progetto tramite la partecipata ATAF S.p.A.. Inoltre l'Assemblea dei soci del 22 novembre 2005 ha approvato la riduzione del capitale sociale di ATAF S.p.A. da euro 31.727.839 a euro 21.761.738 al fine di coprire la perdita dell’esercizio 2004 (euro 9.966.101,00). I ricavi delle vendite e delle prestazioni dell’esercizio 2005 ammontano a 74.108.656 euro. Sono costituiti soprattutto dagli incassi per la vendita di titoli di viaggio e dal fatturato prodotto secondo quanto previsto dai contratti di servizio di TPL, relativi all’anno 2005. Occorre precisare che nel corso del primo trimestre del 2005 erano ancora in vigore, in regime di proroga, i contratti di servizio per l’anno 2004, sottoscritti direttamente da Ataf S.p.A. con la Provincia di Firenze, per i servizi minimi e per i servizi aggiuntivi a favore degli altri otto comuni dell’area fiorentina, e da Ataf S.p.A. con il Comune di Firenze per i servizi minimi ed aggiuntivi a favore del Comune stesso. Dal 1° aprile 2005, in seguito alla aggiudicazione della gara relativa al lotto metropolitano fiorentino, è entrato in vigore il nuovo contratto per il servizio di TPL, gestito direttamente dal nuovo soggetto Ataf&Li-Nea S.c. a r.l. con la Provincia e con il Comune, mentre Ataf, che svolge effettivamente il servizio, fattura le prestazioni al soggetto aggiudicatario. La voce di costo più rilevante è quella relativa al costo del lavoro, che ammonta a 59,973 milioni di euro con un aumento del 7,5% rispetto al 2004. All’ aumento concorre (per oltre 1 milione di euro) l’impatto del rinnovo contrattuale del 2003 e 2004. Hanno inoltre inciso negativamente sul costo del lavoro i maggiori oneri per malattia posti a carico delle aziende del settore dal comma 148, art. 1, Finanziaria 2005 nonché l’effetto trasformazione dei contratti di formazione e lavoro (CFL) in contratti ordinari privi di agevolazione contributiva e conseguentemente significativamente più onerosi per la società. La media degli occupati passa da 1.421 unità nel 2004 a 1.443 unità nel 2005. Al 1 gennaio 2005 la forza lavoro complessiva presente era pari a 1.419 unità, cresciuta a 1.465 unità a marzo 2005 a seguito dell’assunzione di 49 dipendenti ex Lazzi resa obbligatoria dagli accordi con la Provincia di Firenze per quanto attiene il contratto di servizio. In data 1 gennaio 2006 il personale in forza era pari a 1.398 unità. Il suddetto decremento è stato ottenuto, da un lato, tramite il blocco del turn over e dall’altro con l’attivazione di una forte azione di incentivazione all’esodo finalizzata a ridurre il numero degli indiretti di corporate e resasi necessaria anche al fine di contrastare gli effetti del bonus per il posticipo del pensionamento (legge 23/08/2004 n° 243), norma che ha notevolmente rallentato i flussi fisiologici in uscita rispetto al passato. Nel 2005 è stato completamente utilizzato il fondo per prepensionamenti e ristrutturazionie aziendale (creato nel 2004 con un accantonamento di euro 850.000), con il pagamento delle incentivazioni al personale dipendente che ha cessato anticipatamente il rapporto di lavoro. Nella voce “Altri debiti” sono presenti debiti a titolo di incentivi all’esodo per euro 447.000. Nel 2005 per la prima volta è stato effettuato un accantonamento di 900.000 euro al fondo rischi per probabile contenzioso in materia di diritto del lavoro in conseguenza dei ricorsi gerarchici pendenti. L’ammontare degli accantonamenti per rischi ed oneri effettuati nel 2005 è pari a 2.876.096 euro. In particolare, oltre a quanto sopra, è stato incrementato in modo rilevante il fondo riserva per sinistri passivi per un importo di 1.976.096 euro (299.408 euro relativi alla riserva sinistri 2004 e 1.676.688 euro relativi alla riserva sinistri 2005). Il Saldo della gestione straordinaria è passato da euro 47.422 a euro 1.994.963, contribuendo in modo positivo e rilevante al risultato d’esercizio, in seguito all’imputazione di proventi straordinari per euro 2.187.023, principalmente riguardanti l’erogazione da parte della Regione Toscana dell’importo di 1.320.263 euro, quale somma spettante ad Ataf S.p.A. a parziale ripiano del disavanzo di esercizio relativo all’anno 1999, così come stabilito dalla delibera della Giunta Regionale della Regione Toscana del 23 maggio 2005, in applicazione della normativa nazionale; i rimborsi, a seguito di sentenza favorevole, da parte dell’Inps (511.265 euro) di contributi versati e non dovuti in sede di presentazione di domanda di condono; il rimborso da parte del Comune di Firenze (126.388 euro), a seguito di sentenza favorevole, di tasse per l’occupazione di suolo pubblico per gli anni 1998 e 1999 relativa agli spazi delle pensiline di attesa autobus. Al 31 dicembre 2005 i debiti di ATAF verso il Comune di Firenze sono pari a 1.932.504 euro e riguardano contributi statali a ripiano dei disavanzi fino al 1997, stanziati dalle seguenti leggi: L.204/95, L.194/98, L.472/99 (tale credito si riferisce solo alla legge del 1999). Tali somme vengono erogate dallo Stato in rate annuali alla società ma sono di pertinenza dei Comuni ai quali ATAF S.p.A. le riversa. I crediti di ATAF verso il Comune di Firenze (euro 11.339.540) sono dovuti essenzialmente a quanto fatturato al medesimo, alla data di chiusura del bilancio, per il rimborso dei SAL sostenuti da Ataf S.p.A. per la realizzazione della linea tranviaria Scandicci – Firenze S.M.N. (euro 4.679.520) e per l’attività degli ausiliari del traffico (euro 1.038.678), svolta in favore del Comune di Firenze. Nel 2005 tra i debiti è iscritta la nuova voce “Acconti” (pari a 14.225.123 euro), data dall’ammontare di quanto fatturato al Comune di Firenze alla data di chiusura del bilancio quale acconto a carico di quest’ultimo per le attività di realizzazione della prima linea tranviaria Scandicci – Firenze S.M.N.. Il totale complessivo delle rimanenze, composto soprattutto dai lavori in corso su ordinazione (19.813.413 euro pari a quasi il 95% del totale), cresce di 13.631.601 euro rispetto all’anno precedente. In particolare le rimanenze per lavori in corso su ordinazione, riguardanti il progetto della linea 1 della tranvia (Scandicci – Firenze S.M.N.), rappresentano sia i costi relativi ai S.A.L. per lavori eseguiti alla data di chiusura del bilancio (12.765.556 euro), sia i costi, interni ed esterni, sostenuti da Ataf S.p.A. fino al 31/12/2005 (7.047.857 euro), di cui 1.033.785 euro maturati nell’esercizio 2005. I crediti verso le imprese controllate, pari a 19.906.919 euro, sono notevolmente aumentati in quanto le fatture a fronte del contratto di servizio di TPL non sono più emesse da ATAF nei confronti della Provincia di Firenze e del Comune di Firenze, bensì nei confronti del nuovo soggetto titolare del contratto Ataf&Li-Nea S.c. a r.l. e pertanto tali crediti sono classificati tra i crediti verso le imprese controllate e non più tra i crediti verso clienti vari che infatti si riducono notevolmente (- 7.263.178 euro). Il bilancio consolidato di Ataf e delle sue controllate al 31 dicembre 2005 chiude con una perdita di 7,187 milioni di euro. La perdita dell’esercizio risulta inferiore, per un importo pari a 2,463 milioni di euro, a quella registrata lo scorso anno e tale differenza è dovuta essenzialmente ai migliori risultati raggiunti dalla capogruppo, ATAF S.p.A. e dalle partecipate Firenze City Sightseeing S.r.l. e LI-Nea S.p.A.. Si rileva una incapacità della società di far fronte agli impegni a breve termine (passività correnti) con le liquidità. Inoltre, come risulta dal rendiconto finanziario, il totale delle fonti di finanziamento ammonta a euro 7.916.577 (rispetto a euro 8.444.063 del 2004), a fronte di impieghi pari a euro 10.760.750, (rispetto a euro 27.484.215 del 2004), generando una variazione negativa del capitale circolante netto di euro 2.844.173 (rispetto a euro 19.040.152 del 2004). Tale miglioramento deriva dalla riduzione in particolare degli impieghi a titolo di acquisti di immobilizzazioni tecniche, che passano da euro 23.649.206 a euro 4.807.534. Si segnala che nel mese di giugno 2005 è stata attivata una linea di credito a breve termine (fino al mese di febbraio 2006), volta a fronteggiare tale situazione di squilibrio finanziario e di fabbisogno di cassa, originata anche da anticipazioni effettuate dalla società in qualità di società appaltante della prima linea tranviaria (Scandicci – Firenze S.M.N.) non ancora rimborsate dagli enti proprietari; tale linea di credito, ammontante a 5 milioni di euro, è stata parzialmente utilizzata ed ha generato nel 2005 un incremento del debito verso le banche, che passa da euro 65.000 a euro 3.521.000. INDICATORI DI QUALITA' Di seguito riportiamo alcuni dati tecnici ed indicatori di qualità che si ritiene possano esprimere sinteticamente le condizioni e l'efficacia delle modalità di svolgimento del servizio. Si segnala che i suddetti dati sono stati forniti dalla società.
* Dati riferiti alla rete Scarl (ATAF+Li-nea) 2005 2004 2003 (Dati in Euro)
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